Addentrandovi per le vie del centro storico di Lecce, al termine della via Palmieri, vi troverete davanti un gioiello dell’arte barocca, la famosa Piazza del Duomo di Lecce. Ai visitatori che raggiungono la piazza si presenteranno davanti agli occhi, i Propilei d’ingresso e le statue dei Padri della Chiesa che sembrano come se volessero accoglierli. Questa piazza richiama, durante tutto l’anno, moltissimi turisti, affascinati dai 4 edifici rivestiti in pietra leccese: il Campanile, il Duomo, l’Episcopio ed il Museo Diocesano.
Storia ed architettura di Piazza del Duomo a Lecce
Originariamente, la piazza era denominata “Cortile del Vescovado”, in quanto era frequentato solo da uomini religiosi, si presentava come se fosse una cittadella a parte, separata dagli edifici religiosi che fungevano da mura dal resto di Lecce. Piazza del Duomo Lecce veniva considerata il fulcro della vita ecclesiale, il grande cortile centrale risale al vescovo Girolamo Guidano, il quale nel corso degli anni apportò diverse modifiche. Alla piazza si accedeva passando dai propilei realizzati nel XVII secolo da Emanuele Manieri ed era strutturata in modo da essere una piazza chiusa da tre lati, dove l’accesso era possibile soltanto passando per l’incrocio tra via Giuseppe Libertini e via Vittorio Emanuele II.
Piazza Duomo a Lecce è un chiaro esempio di arte barocca, varcando la porta sarete subito catapultati all’interno della navata laterale della chiesa che rispetto al visitatore, si trova situata parallelamente, in modo da non essere visibile il muro scarno e senza decori. Una vera rivoluzione dell’architettura della Piazza del Duomo Lecce si ebbe nel 1600 con il vescovo Luigi Pappacoda, il quale decise di rinnovare l’urbanistica della città affinché fosse degna della posizione di rilievo politico che aveva. Il campanile, che si erge imponente sul lato sinistro della piazza, ed il Duomo sono stati plasmati e rinnovati per opera di Giuseppe Zimbalo. Soltanto nel 1700, per decisione del vescovo Sozi Carafa, la piazza venne aperta al pubblico. Fu Emanuele Manieri, architetto leccese, che, nel 1758, si occupò oltre dei propilei, di decorare i palazzi gemelli con archi e bugne lisce.
Curiosità su Piazza del Duomo di Lecce
In Piazza del Duomo a Lecce, la prima domenica del mese di novembre, si svolgeva una fiera, voluta fortemente dai vescovi, dove i mercanti potevano vendere sulle loro baracche diversi generi alimentari, come pane e frutta secca e giocattoli fatti con materiali poveri, carretti di legno o trottole. Ogni mercante, grato al vescovo per essere stato scelto per vendere i propri prodotti, selezionava l’oggetto più bello che possedeva nella sua bancarella, lo posiziona su un vassoio chiamato “Spasa di Monsignore” e lo regalava al vescovo per ringraziarlo. Oggi Piazza Duomo Lecce, non è territorio comunale bensì proprietà della Curia.
Quali monumenti sono presenti a Piazza del Duomo di Lecce?
Piazza Duomo di Lecce affascina i turisti provenienti da ogni parte del mondo, con i suoi gioielli dell’architettura dai toni caldi della pietra leccese, ovvero il Campanile, il Duomo, l’Episcopio ed il Museo Diocesano. Il Campanile è stato realizzato, tra il 1661 ed il 1681, da Giuseppe Zimbalo sui resti del precedente che è andato distrutto. La torre del campanile è composta da cinque piani e termina con un cupolino dove svetta la statua di Sant’Oronzo.
L’Episcopio, ossia la dimora del vescovo, si presenta con una doppia rampa di scale interne ed un portico ad archi che poggia su un basamento a bugnato, cioè conci sporgenti lavorati detti appunto bugne. Sopra l’arco d’ingresso è posizionato lo stemma del vescovo Sozi Carafa, tre nicchie accolgono le statue in pietra, quella al centro è dedicata alla Madonna. Nella facciata è collocato l’orologio, realizzato nel 1764 da Domenico Panico.
La vecchia scuola per gli aspiranti sacerdoti, oggi, è il Museo Diocesano, costruito tra il 1694 ed il 1709 su disegno di Giuseppe Cino. La facciata è ricca di finestre incorniciate da decorazioni di foglie e fiori, mentre la loggia è in stile arabeggiante. Nel cortile interno vi è un pozzo in pietra leccese, che rappresenta un cesto con dentro fiori, melograni e putti e sull’arco vi è la statua di Sant’Irene. Il Duomo di Lecce, invece, ha due facciate, il prospetto principale è serio, spoglio di decorazioni ma arricchito soltanto da statue di pietra. La facciata laterale, invece, è ricca di decorazioni con frutta, festoni, ghirlande, trofei e putti, in onore della Vergine Assunta, di Sant’Oronzo, di San Giusto e San Fortunato. Nel 2000, per celebrare il Giubileo, la cattedrale è stata arricchita da un altro capolavoro, un imponente portale in bronzo sulla facciata principale, opera di Armando Marrocco. All’interno sono meritevoli di nota l’altare maggiore paragonabile ad una piccola pinacoteca sacra, l’altare di Sant’Oronzo e San Fortunato e la Cripta della Cattedrale, dedicata a Santa Maria della Scala, con 92 colonne con capitelli.
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